Leggo oggi, su segnalazione, che il Governatore della mia amata (mmm…) Puglia, Nicola Vendola detto Nichi (sob), ha affermato, alcuni giorni orsono, che Carlo Giuliani è un eroe al pari di Giovanni Falcone e Paolo Borsellino. Ecco qui la fonte di questa “notizia”:
«Vincere per le donne e gli eroi dei nostri giorni — declina il suo pantheon Vendola — come Falcone, Borsellino e Carlo Giuliani». L’«eroe ragazzino», così lo definisce, ucciso da un carabiniere a Genova, quando «una generazione perse l’innocenza e fece i suoi conti con la morte».
Sono troppo educata per esprimere come vorrei quello che penso in merito a queste affermazioni. Dal 2001, dall’anno in cui Giuliani fu ucciso, non ho requie per quanto riguarda questo episodio. Vorrei che fosse ben chiaro il concetto che io non posso che soffrire per la vita di un ragazzo lasciato sull’asfalto senza motivo, ma altrettanto chiaro vorrei che fosse che mi viene da vomitare nel sentire un probabile candidato premier dire queste stronzate. Perché sulla morte di Carlo Giuliani si può pensare come vuole, dal fatto che se la sia andata a cercare al fatto che Placanica abbia sparato con troppa facilità e sia quindi un assassino.
Ma cosa cavolo c’entra adesso la qualifica di eroe? In cosa Giuliani sarebbe stato eroe? Qualcuno di passaggio me lo vuole spiegare, per cortesia? E il nesso tra un ragazzino che gioca a fare il guerrigliero e due uomini che hanno messo in pericolo la vita loro e delle loro famiglie, che non hanno avuto per molto tempo una vita degna di questo nome per aver fatto il loro dovere e che alla fine ci hanno lasciato la pelle, in compagnia di altri esponenti delle forze dell’ordine…dov’è?
Coi miei ragazzi abbiamo discusso molte volte del movimento no global, e almeno su una cosa siamo stati tutti concordi: che anche se si condividono gli scopi del movimento, i metodi lasciano piuttosto a desiderare. Una volta in un forum ho anche letto che in fondo un estintore non può fisicamente spaccare un testa. E questa affermazione dove la mettiamo? Non è forse un tentativo illogico di giustificare un comportamento sbagliato che, in primis, ha scatenato il fatto? A me non sarebbe mai successo di lasciare la vita sull’asfalto di Genova, e per non lasciare la pelle in queste occasioni c’è un metodo semplicissimo: non mettersi il passamontagna (si mette il passamontagna chi sa che farà qualcosa di male) e non circondare un mezzo dei Carabinieri minacciando di lanciare un estintore che pesa decine di chili all’interno. E non perché non sia giusto manifestare ma perché una situazione simile non corrisponde ad una manifestazione ma ad un assalto. E non ci sono santi ai quali appellarsi per discutere questo semplice fatto.
Falcone e Borsellino sono due baluardi della civiltà e per portare quella luce e quella speranza che hanno irradiato non hanno avuto bisogno di portare alcun passamontagna. Si sono messi sotto a lavorare, sono stati cittadini modello. E’ questo che la maggior parte dei ragazzi idioti che va a manifestare non riesce a concepire, perché immersi in quel sistema che dicono di odiare molto di più degli altri che contestano. Non capiscono che manifestare non serve ad un tubo se poi non si diventa bravi cittadini. Pochi sono bravi cittadini. Prendersela coi politici è una comodissima scappatoia per non guardare se stessi. La classe politica è espressione della società, se la società fosse migliore sarebbe di conseguenza migliore anch’essa. Ah, ma c’è la barbarie che dilaga ai giorni nostri e la tv che rende tutti idioti. Balle spaziali. Non passa epoca nella quale non si deplori il rovinoso decadimento del presente versus un passato migliore. Basta leggere Esiodo per saperlo. E molti altri! Tutti pensano sempre di essere arrivati al capolinea della morale, dell’intelligenza e del gusto, e anche questa è una balla spaziale. A mio modo di vedere se è vero che la tv contiene moltissima immondizia – ed è senz’altro vero – siamo anche molto fortunati a vivere in un’epoca nella quale abbiamo gli strumenti culturali per criticarla. E li abbiamo, tutti, indistintamente, solo che a molti semplicemente non interessa farlo. Gli imperatori romani davano alla plebe romana pane e giochi gladiatorii, a dimostrazione che, da sempre, alle persone interessa solo questo, e in modo molto più consapevole di quanto gli intellettuali credano, abituati a considerare il popolo come bestiale.
Gli eroi sono quelli che sacrificano la vita per gli altri. Carlo Giuliani non ha fatto nulla del genere, anzi ha messo in pericolo vite altrui in un gioco spericolato, sorretto o no da giusti ideali. Ho rispetto della sua morte e del dolore della sua famiglia, ma questo non cambia i fatti. E la cosa più assurda di tutte è che un candidato premier probabile abbia detto una simile blasfemia da far rivoltare tutta la Decenza che è rimasta. E, a proposito, di quale innocenza parlava? Non è ben chiaro. E’ una stupida frase fatta da romanzo d’appendice.
A proposito di Vendola. I Pugliesi si sentono tanto fieri di aver votato un omosessuale come Governatore, si sentono “avanzati”. In realtà, invece, molti di loro sono così arretrati da non aver saputo rinunciare a votare un personaggio che fa clientelismo da vecchia Dc. La Puglia è amministrata malissimo, ha un debito altissimo che non può far altro che crescere. I miei amici elettori di Vendola osannano Nichi e le sue fabbriche e parlano incessantemente del “nuovo” che avanza e delle opportunità che finalmente si sono create per i giovani pugliesi. Strano: quasi tutti i miei amici sono senza lavoro e hanno oltre trent’anni. Mi sono state riferite delle cose da persone delle quali non ho motivo di dubitare, che non riporto appunto perché non le ho viste coi miei occhi, ma alle quali credo. Povera terra mia! Poi mi viene da ridere quando sento le persone del nord che si lamentano dei loro governanti. Magari sbagliano, ma si provassero, questi signori, a vivere in una Regione del Sud e a scontrarsi ogni giorno con la corruzione e i disservizi. Mi sento fortunata ad abitare in Lombardia, anche se la mia terra mi manca in maniera quasi insopportabile. Ma non ci tornerei, se non a patto di cambiamenti veri e non parole deliranti sugli eroi.
Dalla ricerca di Dio al tentativo di evitarlo
Ho letto due libri molto interessanti negli ultimi giorni: La teoria del tutto di Stephen Hawking e Costruire la macchina del tempo di John Gribbin. Inoltre sto leggendo (con esasperante lentezza) Così parlò Zarathustra di Friedrich Nietzsche.
Di Zarathustra ho letto poche pagine, ma ho subito trovato una frase che esprime quello che credo sia uno dei concetti principali dell’opera:
Stephen Hawking
Dico che è famoso anche per la sua infermità perché, innegabilmente, ci sono molti altri fisici bravissimi ma sconosciuti, o ancora conosciuti col loro nome (come Roger Penrose) ma non col loro aspetto. Il ragionamento qualunquista secondo il quale il destino (o Dio) ha tolto ad Hawking una vita normale ma gli ha donato un cervello impareggiabile è dunque falsa; Einstein non aveva un aspetto particolarmente orribile!
Cos’è arrivato, per dirla proprio con Hawking, all’ “uomo della strada” relativamente alla nascita dell’Universo? Tutti sanno che la teoria prevalente sulla nascita dell’Universo è quella del Big Bang, cioè la grand esplosione che ha dato origine all’Universo. Le teorie, però, portano (sia dal punto di vista matematico che basandosi sull’osservazione) verso la cosiddetta singolarità, che, dal punto di vista della fisica è un punto infinitamente denso, in cui cioè l’attrazione gravitazionale tende all’infinito, e in cui il tempo non esiste. Capirete bene che se l’Universo è nato da una singolarità, che è una realtà fisica e matematica provata, la faccenda diventa imbarazzante perché, lungi dall’eliminare la figura di Dio (qualunque cosa significhi, non parlo di un Dio in particolare) porta invece dritti dritti in quella direzione. Immagino che Margherita Hack abbia avuto le convulsioni di fronte ad una simile possibilità.
Cos’è successo poi? Per evitare la singolarità si sono cercate teorie alternative. Ora non voglio né posso entrare nel dettaglio (in fisica e matematica sono una schiappa tendente ad infinto), ma è assolutamente assurda la motivazione per cui sono nate queste teorie…cioè per evitare una conclusione che è in accordo sia con le osservazioni dell’Universo sia con la teoria che descrive in maniera precisa l’Universo, ossia la teoria generale della relatività di Einstein, sopravvissuta a tutte le verifiche dopo quasi 100 anni. E così sono nate le bolle, le stringhe e Dio solo sa cos’altro. Per ammissione dello stesso Hawking sono teorie che presentano molti più problemi rispetto a quella del Big Bang con singolarità inziale (che non ne presenta nessuna tranne quella di essere inaccettabile per gli atei). Pensano forse che scoprire che l’Universo ha avuto origine da una singolarità che potremmo chiamare Dio ci renderà tutti dei fanatici religiosi? Non capisco. Come dicevo nel mio commento su aNobii io pretendo che la scienza dia la migliore risposta possibile, basata su nient’altro che sull’osservazione e sul metodo scientifico, non certo su quello che gli uomini vorrebbero trovare dietro l’angolo! Con questo non voglio dire che le teorie siano delle sciocchezze a priori: ma mi sembra assurdo dover introdurre, ad esempio, nei calcoli, una costante altrimenti inesistente e inosservabile solo per far quadrare la teoria! Lo fece Einstein introducendo la costante cosmologica perché i calcoli dessero come risultato un Universo stabile (ecco un chiaro esempio di vizio “religioso”) quando le evidenze dimostravano tutte che esso doveva essere in espansione (o in contrazione): però Einstein ammise l’errore e dichiarò che era stato il più grande errore della sua vita.
Annotazione: non voglio difendere il creazionismo: non m’interessa assolutamente. Non voglio neanche combatterlo a priori, però. Consiglio a tutti di provare a leggere qualche libro “universale”: ci sono poche materie così affascinanti come questa!
Un lontanissmo quasar
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